Nel 1908 il Nobel per la Letteratura venne assegnato a me RUDOLF CHRISTOPH EUCKEN “in riconoscimento della sua seria ricerca della verità, il suo potere di penetrare il pensiero, la sua enorme capacità di visione, il calore e la forze delle sue opere con le quali ha trasmesso una filosofia idealista della vita”, una motivazione sicuramente importante anche se non credo che siano molti a ricordarsi di me. Sono un filosofo e scrittore tedesco, nato a Aurich il 5 Gennaio 1846. Ho studiato all’Università di Gottinga a Berlino e poi mi sono dedicato all’insegnamento. Nel 1871 sono stato nominato Professore di Filosofia all’Università di Basilea in Svizzera, dove sono rimasto fino 1974, anno in cui mi sono trasferito a Jena dove ho continuato la mia attività di insegnante fino alla pensione. Sono stato anche socio straniero dei Lincei. Nel 1882 mi sono sposato ed in seguito ho avuto 3 figli. La mia riflessione filosofica, improntata all’idealismo, si concentrava in particolare sul ruolo della religione nella vita moderna, sostenendo la necessità e l’importanza del Cristianesimo, ma allo stesso tempo criticava lo sclerotizzarsi delle gerarchie ecclesiastiche cattoliche e protestanti: la religione doveva essere capace di essere in armonia coi tempi. Non sforzate la memoria per ricordarvi di me e i titoli delle opere che ho pubblicato, forse potrete trovarmi in qualche testo di filosofia universitario, forse poco più di una citazione frettolosa e per quanto riguarda il Nobel conferitomi nel 1908, come ho scritto nella mia autobiografia, ha sorpreso me per primo. I favoriti erano il vostro Antonio Fogazzaro e la svedese Selma Lagerlof e la mia premiazione ha suscitato anche critiche canzonatorie insinuando che l’assegnazione fosse un favore fatto al nostro imperatore Guglielmo II, non so quanto questo sia vero. Posso dire di aver fatto semplicemente il mio lavoro con estrema serietà. Ho lasciato questo mondo terreno il 14 Settembre 1926.
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