PREMIO NOBEL LETTERATURA: anno 1944 Johannes Vilhelm Jensen

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Dopo 4 anni di pausa nell’assegnazione dei Premi Nobel a causa della guerra, nel 1944 venni insignito io, Johannes Vilhelm Jensen, del Nobel per la Letteratura “per la sua fervida immaginazione poetica con la quale ha combinato una intellettuale curiosità e uno stile fresco e creativo”. Ero nato a Farso in Danimarca, nello Jutland settentrionale per la precisione. Mio padre era un chirurgo veterinario e vivevamo in campagna. Mi iscrissi all’Università di Copenaghen, facoltà di medicina, e durante quel periodo mi dedicai al giornalismo e mi appassionai così tanto alla scrittura che tre anni dopo abbandonai gli studi per diventare uno scrittore. Il mio stile era influenzato dal pessimismo tipico dell’epoca. Dopo un lungo periodo di tirocinio, durante il quale fui corrispondente in Francia, Germania, Spagna, Inghilterra e Stati Uniti per diversi giornali, tra il 1898 e il 1910 scrissi “Racconti dello Himmerland” una raccolta di racconti ambientati nei luoghi natii e tra il 1900 e il 1901 scrissi il mio primo capolavoro, “La caduta del re”, un romanzo storico incentrato sulla figura di Cristiano II di Danimarca, il re che con il ferro e con il sangue cercò di sottomettere la Svezia, e sulla caratteristica tipica dei Danesi: la riluttanza all’azione. Nel 1906, con la raccolta “Poesie” contribuii all’innovazione della poesia danese sia nei moduli espressivi che nei contenuti. Negli anni a seguire scrissi il primo poema in prosa nella storia della letteratura danese, ma anche poesie, opere teatrali, saggi soprattutto di antropologia e filosofia dell’evoluzione che sviluppai in un ciclo di sei romanzi tra il 1908 e il 1922 dal titolo “Il lungo viaggio”, che vennero pubblicati in due volumi nel 1938, nei quali vediamo l’evoluzione dell’umanità dall’era glaciale e Cristoforo Colombo. E’ considerata la mia opera in prosa e una risposta al teoria darwiniana. Viaggiai molto, anche negli Stati Uniti dai quali trassi ispirazione per un poema. Diciamo che si ritiene che le mie opere migliori risalgano a prima del 1920, anno in cui iniziai a dedicarmi per lo più ai miei studi di biologia e zoologia. Sono comunque considerato tutt’ora come il padre del modernismo danese per aver introdotto nel mio paese il poema in prosa e l’utilizzo di un linguaggio chiaro e diretto. Lasciai la vita terrena a Copenaghen il 25 Novembre 1950.

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