9 Maggio 1920 – Richard Adams

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Richard Adams

L’autore di questo mese è il britannico Richard George Adams nato a Newbury, nel Berkshire, il 9 Maggio 1920. Ho conosciuto Richard Adams come autore recentemente grazie a mio marito, il quale ha nella sua libreria il romanzo più noto. Mi ha affascinato subito per il suo modo di scrivere semplice, per il suo modo di raccontare in quella, che solo all’apparenza, potrebbe sembrare una storia per ragazzi, molti degli aspetti e dei caratteri della società umana. Qualcuno lo ha paragonato a George Orwell e al suo “1984” o de “La fattoria degli animali”, io penso invece che sia stato un uomo dalla vita semplice, che amava la campagna, che conosceva molto bene il genere umano. E’ considerato un autore per ragazzi, genere in cui ha ottenuto numerosi riconoscimenti, personalmente lo ritengo adattissimo anche agli adulti, anzi consiglierei ai genitori ma anche agli insegnanti, di leggere e commentare i suoi romanzi insieme a figli e alunni.

La collina dei conigli

Il romanzo che ho scelto è “La collina dei conigli” il primo pubblicato e sicuramente quello che lo ha reso più famoso e rappresentativo del genere narrativa per ragazzi. È a tutt’oggi il capolavoro di Adams che ha venduto di più, oltre 50 milioni di copie in tutto il mondo eppure non fu facile pubblicarlo: ben 13 editori lo rifiutarono perché non comprendevano a quale pubblico si rivolgesse. Quando infine nel 1972 uscì, in pochissimo tempo, in Gran Bretagna e negli USA vendette oltre un milione di copie.

La trama era nata per caso durante un viaggio in macchina, durante il quale, per intrattenere le figlie, Adams si inventò la storia di una colonia di conigli. Il racconto piacque così tanto alle bambine che lo convinsero a scriverlo. Il romanzo racconta la storia di una conigliera del Sandleford minacciata di distruzione per mano dell’uomo. Un giovane coniglio, Quintilio, che ha la capacità di avere visione, ne vede l’orribile fine e cerca, con l’aiuto del fratello Moscardo, di convincere il capo della colonia a fuggire ma senza riuscirci. I due fratelli decidono di lasciare la colonia insieme ad un gruppo di compagni, tutti personaggi ben descritti e caratterizzati da Adams:  Parruccone e Argento sono due robusti ufficiali che hanno lasciato la casta militare della conigliera e i relativi privilegi, Mirtillo un tipo ingegnoso e intelligente, Dente di Leone il più veloce nella corsa e abile narratore di storie, Nicchio il più piccolo e pauroso, Smerlotto un po’ tardo e stupido, Ramolaccio un tipo duro e gagliardo, Lampo e Ghianda due conigli derelitti, timidi e guardinghi. Moscardo guida i compagni alla ricerca di un nuovo territorio da colonizzare e da qui la storia si dipana in una serie di incontri dai quali dipenderà il futuro del gruppo di amici. Come Primula Gialla, un coniglio un po’ strano, che li invita ad unirsi alla sua conigliera dove il cibo non manca mai e dove sembra si viva molto bene ma in realtà tutta l’abbondanza è messa in pericolo dalla presenza di tantissime trappole poste da un agricoltore. Dopo aver rischiato la vita i nostri amici in cerca di una nuova casa lasciano il presunto luogo sicuro e a loro si unisce un nuovo compagno: Ribes. Finalmente sulla collina di Watership i nostri fondano la loro colonia e vengono raggiunti da due conigli di Sandleford che li informano dell’avvenuta distruzione della loro ex colonia così come predetto da Quintilio. I conigli fanno conoscenza con un gabbiano ferito Kehaar del quale diventano molto amici e che sarà loro di aiuto quando, resisi conto che sono carenti di femmine, decidono di inviare una delegazione in missione diplomatica presso una colonia vicina chiamata Èfrafa, dove vengono accolti in malo modo e fatti prigionieri di quella che si rivelerà una specie di dittatura conigliesca. Nel frattempo Moscardo guida i restanti in un incursione presso una fattoria vicina per liberare alcune coniglie domestiche ma lui stesso rimane ferito e disperso: si salverà solo grazie alle cure di una bambina e alla preveggenza del fratello. Non resta che ritentare con Èfrafa ma questa volta con un piano ben congegnato al quale partecipa anche il gabbiano ma non tutto riuscirà alla perfezione e la ritorsione del nemico non tarderà. Come finirà per Moscardo e i suoi compagni? Lo saprete leggendo il romanzo ma vi invito a rifletterci su perché secondo me Adams, con i suoi animali antropomorfizzati ma dotati di alcune delle caratteristiche tipiche degli esseri umani, ci conduce attraverso una storia solo apparentemente per l’infanzia in alcune delle paure e alcuni sentimenti che sono tipici dell’uomo: il timore di perdere tutto, la speranza di un futuro migliore, la lotta per la libertà e il rispetto degli altri. “La collina dei conigli” è una storia allegorica ma con forti connotazioni politiche e sociali raccontate attraverso le vicissitudini di un gruppo di conigli ma se chiudiamo gli occhi possiamo ritrovarci tanti vicende della storia umana. Come gli uomini anche i conigli parlano una loro lingua, il lapino, e hanno convenzioni e credenze. Un romanzo da leggere tutto d’un fiato ma sul quale dobbiamo soffermarci a riflettere. Buona lettura.

Richard George Adams è nato a Newbury, nel Berkshire, il 9 Maggio 1920. La sua attività di scrittore iniziò solo nel 1966 e tre sono i romanzi per i quali viene ricordato: “La collina dei conigli”, “La valle dell’orso” e “I cani della peste”. Tutti hanno come protagonisti degli animali, probabilmente essere figlio di un medico di campagna e l’aver vissuto un’infanzia piuttosto solitaria molto a contatto con la natura, hanno influito sulla sua ispirazione. Della sua vita non c’è molto da dire: un’esistenza serena, una moglie, due figlie, un impiego statale dopo la guerra fino alla pubblicazione del secondo romanzo “La valle dell’orso” dopo la quale la scelta di diventare scrittore.

di Stefania Bocchetta

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