L’autore del quale festeggiamo il compleanno questo mese è per me una scoperta recente ma molto interessante. Il suo racconto “Il delfino” ha molti spunti di riflessioni sui quali soffermarci, pur nella leggerezza della narrazione e della lettura, grazie ad un linguaggio semplice ed immediato. Attraverso la storia del delfino Daniel Alexander Dolphin ed alla ricerca dell’onda perfetta, in realtà il lettore compie un viaggio nella vita, nei sogni, nelle speranze che ognuno di noi coltiva lungo tutto l’arco della propria esistenza. Daniel è un giovane delfino sognatore che, spesso, per questo motivo, viene preso in giro dal suo branco che lo accusa di passare tutto il proprio tempo a giocare tra le onde piuttosto che a pescare. Questo lo porta ad isolarsi sempre più dai compagni ma, quando sta per cedere alle loro esortazioni, gli giunge la voce del mare che lo sprona a non perdere la speranza di trovare l’onda perfetta, tanto sognata, e quando l’avrà trovata, potrà capire il senso della vita. Il delfino si rende conto che deve abbandonare la sicurezza e la tranquillità della barriera corallina ed iniziare il viaggio alla ricerca del suo destino. Tuffo dopo tuffo Daniel ha imparato ad ascoltare la voce del mare, che solo lui sente ed ora che è giunto il momento di seguire i suoi sogni, non ha dubbi. C’è un mondo sconosciuto al di là delle acque sicure della sua laguna, che lo attende e lo invita a compiere il grande salto ed è ciò che farà. Così, preso il largo, Daniel scopre l’esistenza di cose che non si vedono con gli occhi ma col cuore. Scopre di non essere solo in quel mondo sconfinato e sconosciuto, che invece è popolato da creature straordinariamente sagge che lo guideranno nella ricerca dell’onda perfetta, che altro non è che la realizzazione dei propri sogni: l’enorme megattera che lo mette in guardia dagli esseri umani, la mostruosa e puzzolente nave che gli incute un terrore profondo, un pesce solare, uno squalo, i surfisti che pur essendo umani si dimostrano compagni piacevoli con i quali non occorrono parole ma basta il linguaggio dei sentimenti, il vecchio delfino saggio. Tutti loro lo accompagnano sulla strada che lo condurrà alla realizzazione dei suoi sogni. Come finirà? Tornerà il delfino sognatore nella quiete della sua laguna? Racconterà ai suoi amici la sua avventura? Questo non ve lo dico, scopritelo leggendo questo libro “Il delfino” e quando sarete giunti all’ultima parola scritta, soffermatevi a pensare al messaggio profondo che il protagonista ci lascia: più di tutto contano i sogni e non bisogna aver paura di inseguirli.
Arriva un momento nella vita in cui non rimane altro da fare che percorrere la propria strada…
Sergio Bambarén Roggero nasce a Lima, il 1° Dicembre 1960, peruviano di nascita ma naturalizzato australiano. Laureato Ingegneria chimica alla Texas A&M University è un esperto surfista, impegnato nelle battaglie ecologiste per la salvaguardia dei mari. Vive in Australia dove ha lavorato come responsabile alla vendite di una multinazionale, attività che ha abbandonato dopo anni per intraprendere un viaggio nel sud-asiatico e la costa africana, durato un anno, alla ricerca dell’onda perfetta, proprio come il delfino Daniel. Su un spiaggia portoghese circondata da pinete perseguì lo scopo della sua vita e l’incontro determinante con un amico: un delfino solitario, ispiratore del suo primo romanzo “Il Delfino, storia di un sognatore“, per il quale, una volta tornato in Australia, ricevette un’offerta editoriale per la pubblicazione ma non trovandosi d’accordo sulle modifiche, che avrebbero cambiato il senso e il messaggio della sua opera, decise di pubblicarlo in proprio nel 1996. Divenne un successo in tutto il mondo, tradotto in 40 lingue e dialetti. Trasferitosi a Lima continuò a coltivare le proprie passioni per l’ambiente marino e il desiderio di salvaguardare i cetacei, oltre a scrivere romanzi ad esse collegati. “Il Delfino“, nel 2009, è diventato un film animato candidato all’Oscar.
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